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Mirella ComitoNov 24, 2025 12:13:13 PM4 min read

FOMI - Quando la paura di perdere l’innovazione fa perdere la direzione

Scene che conosci bene

Un responsabile innovazione torna da una conferenza sull’AI con quindici tool “da testare subito”.

Un comitato direttivo chiede con urgenza: “Cosa stiamo facendo con l’Intelligenza Artificiale?”, ma nessuno sa rispondere perché.

Un budget stanziato per “progetti pilota AI” che nessuno ha ancora definito.

Ti riconosci? Non sei solo. Lo vediamo ogni giorno: manager preparati che improvvisamente si sentono indietro, organizzazioni solide che temono di perdere il treno dell’innovazione. Non per incapacità, ma perché il ritmo del cambiamento tecnologico è vertiginoso.

Dietro questa corsa si nasconde una paura sottile: restare esclusi dal futuro. Lo chiamiamo FOMI — Fear Of Missing Innovation.

 

Cos’è il FOMI (e perché riguarda la tua azienda)

Il FOMI è l’ansia collettiva che spinge le organizzazioni a muoversi prima di capire, a investire prima di chiedersi dove, a formarsi prima di ascoltare i propri bisogni reali.

Non è curiosità verso le nuove tecnologie: è pressione costante, alimentata da titoli allarmistici, casi di successo amplificati e aspettative interne confuse.

Risultato? Un’urgenza diffusa di “fare qualcosa con l’AI”, qualunque cosa, pur di non sembrare fermi.

 

I segnali di allarme

Ecco come riconoscere il FOMI:

• Si parla di AI in ogni riunione, ma nessuno sa indicare un problema concreto.

• Si acquistano tool “perché li usano tutti”.

• I progetti nascono per impressionare, non per generare valore.

• La formazione parte prima della strategia.

• Le domande più frequenti sono “Cosa fa il competitor?” invece di “Cosa serve a noi?”.

Se ti ritrovi in tre o più di questi punti, il FOMI sta già influenzando le decisioni.

 

I rischi concreti

Cedere al FOMI non è solo questione di inefficienza. Ha conseguenze tangibili:

1. Dispersione di risorse

Budget, tempo e attenzione vengono investiti in soluzioni che non risolvono problemi reali. L'AI diventa un costo, non un investimento.

2. Frustrazione dei team

Le persone vengono sommerse di tool, corsi, sperimentazioni senza una direzione chiara. Risultato: confusione e resistenza.

3. Perdita di credibilità interna

Quando i "progetti AI" non portano risultati concreti, si crea scetticismo. Diventa poi difficile proporre iniziative davvero strategiche.

4. Assenza di cultura digitale

L'AI viene introdotta come tecnologia, non come cambiamento culturale. Senza linguaggio comune e competenze condivise, anche il miglior tool fallisce.

5. Gap strategico crescente

Paradossalmente, inseguire l'innovazione senza metodo fa perdere ancora più terreno. Mentre voi testate tutto, i competitor che hanno fatto scelte strategiche mirate avanzano.

 

L’antidoto: le domande giuste

La buona notizia? Il FOMI si cura con un antidoto semplice ma potente: le domande giuste.

Prima di adottare qualsiasi tecnologia AI, prima di formare i team, prima di stanziare budget, serve fermarsi e capire dove siamo.

 

Le 5 domande fondamentali per orientare la vostra strategia AI

1. In quali processi o attività l'AI può davvero generare valore per noi?

Non “dove possiamo usare l’AI”, ma “dove l’AI risolve un problema che abbiamo oggi”.

2. Quali decisioni oggi prendiamo solo sull'intuizione, e che i dati potrebbero migliorare?

L'AI eccelle nell'analizzare pattern e supportare decisioni data-driven. Dove nella tua organizzazione questo può fare la differenza?

3. Come può l'AI liberare tempo alle persone per attività a maggior valore?

L'automazione intelligente non serve a "sostituire" le persone, ma a liberarle da compiti ripetitivi per concentrarsi su ciò che richiede creatività, empatia, strategia.

4. Quali competenze mancano oggi nei team per integrare l'AI in modo consapevole?

Non serve che tutti diventino data scientist. Ma tutti devono capire cos’è l’AI, cosa fa e come parlarle. Questo gap va colmato prima di adottare tecnologie.

5. A che punto è la nostra comunicazione interna?

Se non comunichiamo bene tra noi, difficilmente comunicheremo bene con i sistemi AI.
La qualità del prompt dipende dalla qualità del pensiero e del linguaggio.

 

Checklist pratica

Prima di investire, verifica:

  • Problemi specifici identificati

  • Impatto attuale misurato (tempo, costi, qualità)

  • Persone coinvolte nel processo

  • Metriche di successo definite

  • Competenze interne per gestire la soluzione

  • Alternative più semplici valutate

  • Piano di change management

  • Allineamento strategico con obiettivi aziendali

Più 'no' ci sono, più è importante partire dalle domande giuste invece che dalle soluzioni.

 

L’AI non è il fine. È un mezzo.

Un mezzo straordinario, certo.
Ma richiede consapevolezza prima dell’adozione e cultura prima della corsa.

Il vero vantaggio competitivo non è essere i primi a sperimentare.
È essere i più strategici nell’adottare solo ciò che serve davvero.

 

Come Volta Institute for Business può guidarti

Noi non inseguiamo l’AI: la esploriamo.
Con metodo, visione e attenzione alle persone.

Accompagniamo le aziende in percorsi strutturati che partono sempre dalle domande giuste:

  • Assessment strategico

Dove l'AI può generare valore reale per il tuo business.

  • Sviluppo delle competenze

Formazione pratica, contestualizzata, centrata sulle persone.

  • Accompagnamento all'adozione

Supporto concreto nell'integrazione operativa.

  • Cultura dell'innovazione

Costruzione di linguaggio e mindset condivisi.

Perché le aziende si trasformano alla velocità delle persone.

 

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